venerdì 6 giugno 2008

"Siete necessari!"

Due divanetti, una poltrona, qualche sedia. Quaranta minuti di conversazione sorseggiando un caffè. Sarebbe potuta sembrare una chiacchierata come tante se il salotto in questione non fosse stato quello dello studio privato del Presidente della Repubblica, e che a tu per tu con il Capo dello Stato non ci fosse stata l'intera Presidenza Nazionale dell'Azione Cattolica. Un gesto significativo quello che il mese scorso Napolitano ha voluto compiere nei riguardi dell'associazione in occasione dei suoi 140 anni, un gesto soprattutto non formale.
Il presidente uscente di AC, Luigi Alici, ha voluto cominciare rimarcando il ruolo importante che l'associazione ha sempre svolto nella storia, anche politica, del paese, per il bene della società italiana. Un impegno che l'AC sta rafforzando sempre di più proprio in occasione del 140° anniversario della propria nascita e che ha ribadito nel settembre scorso a Castel San Pietro con l'iniziativa del
Manifesto al Paese: "Stiamo lavorando con spirito di laicità autentica - ha detto Alici consegnando il tsto a napolitano - pre rompere le divisioni e per costruire il dialogo tra le piazze e i campanili".
Una necessità che anche il Capo dello Stato sente come urgente: "Le vostre preoccupazioni per una società sempre più lacerata sono anche le mie. Il presupposto fondamentale per la convivenza tra piazze e campanili è la compresenza, gli uni accanto agli altri. Occorre educarci a questo e, a causa della grande rinuncia dei partiti alla loro funzione pedagogica, è importante che qualcuno se ne faccia carico. Oggi realtà come la vostra sono un po' più sole ma sempre più necessarie. Da giovane, nel periodo dell'Assemblea Costituente, rimasi impressionato dal contributo dei giovanissimi professori venuti proprio dall'AC".
Un dialogo, quello tra la presidenza dell’associazione e il Capo dello Stato, pieno di convergenze. A un certo punto Napolitano ha richiamato la necessità di “politiche che non abbiano un respiro corto per superare la logica dell’emergenza e dell’urgenza”. Alici lo ha subito fermato: “Presidente, - ha detto sorridendo – lei ha visto il nostro documento in anteprima, c’è un passaggio addirittura lessicalmente identico”. “Non l’ho letto ancora – ha risposto Napolitano – è una consonanza naturale”. Una consonanza che impegna ancora di più a lavorare per essere “cittadini degni del Vangelo”. L’Azione Cattolica, dopo la XIII Assemblea e l’incontro con il Papa, riparte anche da qui.

Nessun commento: