lunedì 28 luglio 2008

Racconti dopo Sydney 2008

di Luigi Sasso
Ciao a tutti ragazzi,
innanzitutto volevo scusarmi con voi per non essere riuscito a pubblicare regolarmente le pagine del diario da Sydney così come avevo inizialmente preannunciato. Naturalmente, vorrei precisare che non si è trattato di una dimenticanza o di mancanza di tempo, ma, al contrario, di mancanza di mezzi tecnici. Nel posto in cui eravamo alloggiati, una scuola cattolica del centro di Sydney, i computer erano tutti dotati di sistemi di sicurezza talmente potenti che non mi hanno consentito nemmeno di utilizzare la posta elettronica. Ma tutto questo davvero non importa: l'importante è rispettare la promessa e continuare a raccontarvi le vicende della Gmg australiana.
Il 15 luglio hanno avuto inizio le celebrazioni della Giornata con la messa di apertura del Cardinale e Vescovo di Sydney George Pell, in cui vi è stato un importante intervento del primo ministro australiano, Kevin Rudd, che ha parlato alla grande folla dicendo che "troppo spesso, quando i giovani viaggiano insieme numerosi, è per fare una guerra. Ma voi siete venuti qui come pellegrini di pace" ed ha invitato i giovani a porre la loro attenzione sul rischio di deriva relativista e antiumana della civiltà occidentale. Il 16 la giornata ha avuto due momenti fondamentali: il primo è stato quello della catechesi con il nostro Vescovo, Padre Gianfranco Todisco, incentrata sul tema dello Spirito Santo e della riconoscibilità dello Spirito nella nostra vita. Nel pomeriggio, poi, c'è stato il primo incontro con il Papa, con i pellegrini assiepati in sua attesa lungo tutta la baia di Sydney, creando uno spettacolo davvero suggestivo. Le prime parole del Santo Padre sono state di grande calore nei confronti di coloro che lungamente l'avevano atteso e che avevano dovuto sostenere un viaggio sicuramente lungo e dispendioso. Ma la parte più importante delle sue considerazioni doveva ancora venire: l'aveva riservata per la veglia di Randwick. Questa, però, ve la racconto in un altro momento... Per ora vi saluto e vi abbraccio con affetto.

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venerdì 18 luglio 2008

lunedì 14 luglio 2008

Diario da Sydney

di Luigi Sasso

Cari amici,
dopo circa venti ore di volo abbiamo finalmente raggiunto la meravigliosa città di Sydney! Il viaggio così lungo è stato l'occasione per ricercare una sintonia ed uno spirito di comunione tra noi "pellegrini diocesani"... e effettivamente ciò sembra essere avvenuto.
Per questi primi due giorni non vi sono stati impegni di catechesi o momenti di accentuata spiritualità. Tuttavia, un bellissimo momento lo abbiamo vissuto ieri, quando abbiamo celebrato la santa messa presso la cappella di una comunità residenziale per anziani: le persone presenti alla funzione sono state particolarmente colpite dalla toccante omelia di Padre Calogero, tutta incentrata sulla necessità di un'apertura della nostra vita alla volontà di Dio.
Passando ad argomenti più leggeri, considerato che i momenti di catechesi cominceranno dal 16 luglio, mi piace aggiungere qualche nota di colore. Come per ogni Gmg, le difficoltà di carattere logistico non hanno tardato a farsi attendere: e così per i primi due giorni, in assenza della possibilità di soggiornare in famiglia, abbiamo dovuto pernottare nel "club Marconi", prevalentemente un ritrovo di immigrati italiani, ma anche della nuova gioventù dei sobborghi della grande città australiana.
Anche se dal punto di vista dell'esperienza di fede questi due giorni hanno significato poco, dal punto di vista culturale l'incontro con i "veri cittadini italiani" (così amano farsi chiamare qui gli immigrati) ha sicuramente avuto un grande impatto su tutti noi. Qui nessuno ha dimenticato la propria terra, le tradizioni o il dialetto; tutti ci hanno parlato con grande affetto dell'Australia, terra che li ha accolti e che ha dato loro lavoro e speranze, ma il cuore di ciascuno di loro batte ancora forte per l'Italia.
Da un altro punto di vista, l'impatto con i cittadini di questa metropoli è stato diverso da quello che - personalmente - mi aspettavo. I cittadini australiani vengono generalmente descritti come burberi e poco sensibili: in questi primi due giorni invece ho potuto constatare l'esatto contrario ed, in alcuni casi, una generosità del tutto inusitata anche per noi europei! Non è affatto infrequente osservare un sydney-sider vedere un pellegrino in difficoltà ed offrirgli spontaneamente aiuto.
Concludo con un pensiero per voi da parte di Incoronata, altra "pellegrina diocesana": <<Carissimi, l'esperienza in Australia si sta già rivelando fortemente educativa. Le difficolta' pratiche che stiamo vivendo (chi ha partecipato alle Gmg di Roma e Colonia può immaginare!) ci stanno fortificando e spinto a ripensare a quella parola "sacrificio" che caratterizza la storia dell'Ac. Vi saluto con affetto, fiera di rappresentare per voi la nostra associazione qui a Sydney!>>

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L'inno della GMG 2008


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Il messaggio di Benedetto XVI ai giovani della GMG


"In Australia per scoprire nelle parole di Gesù la risposta alle grandi domande della vita e per non perdere la speranza"

Un invito a raggiungerlo in Australia “terra meridionale dello Spirito Santo”: lo rivolge ai giovani di tutto il mondo Benedetto XVI dalle pagine di un Messaggio che da oggi circola tra le folle di ragazzi già a Sydney, che accoglierà quelli in arrivo e che occhieggia anche dai quotidiani locali, sempre più coinvolti dagli inizii della Giornata mondiale della Gioventù, che dalle 15, ora di Sydney, le 7 in Italia, ha sul suolo australiano il suo protagonista più atteso: il Papa. Dopo le parole pronunciate ieri poco dopo l’inizio del lungo viaggio aereo verso i luoghi della GMG, il pensiero di Benedetto XVI è ora affidato a questo Messaggio che fa da “prologo”, quasi, al momento in cui il Pontefice, giovedì prossimo, si lascerà abbracciare dalle decine di migliaia di ragazzi e ragazze di tutti i continenti e potrà parlare direttamente con loro: "Il mondo attuale spesso confonde i giovani...

...la confusione li rende incerti su cosa fare, l’incertezza finisce con il generare la sfiducia. Ma Gesù ha le risposte che i giovani cercano: per se stessi, per l’ambiente che li circonda ed ha bisogno di protezione, per quelle popolazioni che, oppresse da varie forme di miseria, sono lì con la loro povertà a scuotere la coscienza del mondo in cerca di aiuto e di progresso. Benedetto XVI presenta con queste rapide “pennellate” il senso e gli obiettivi della Giornata mondiale della gioventù. In un messaggio indirizzato al popolo australiano e ai giovani che partecipano al grande raduno di Sydney, il Papa torna su un concetto a lui caro: i giovani missionari dei giovani. “E’ mia ferma convinzione - scrive - che i giovani sono chiamati ad essere strumenti di questo rinnovamento, comunicando ai loro coetanei la gioia che hanno sperimentato nel conoscere e nel seguire Cristo, e condividendo con gli altri l’amore che lo Spirito riversa nei loro cuori, in modo che anch’essi siano colmi di speranza e di gratitudine per tutto il bene che hanno ricevuto da Dio, nostro Padre celeste”.

Una speranza che oggi, constata Benedetto XVI, purtroppo molti giovani non hanno, anche perché contraddittori sono i segnali che arrivano sulle grandi questioni che li interpellano. “Rimangono perplessi - nota il Papa - di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più incalzante in un mondo che li confonde, e sono spesso incerti verso dove rivolgersi per trovare risposte. Vedono la povertà e l’ingiustizia e desiderano trovare soluzioni. Sono sfidati dagli argomenti di coloro che negano l’esistenza di Dio e si domandano come rispondervi. Vedono i grandi danni recati all’ambiente naturale dall’avidità umana e lottano per trovare modi per vivere in maggiore armonia con la natura e con gli altri”. E le risposte a tutto questo? Benedetto XVI è chiaro: lo Spirito, afferma, “ci orienta a Cristo”, in Lui “troviamo le mete per le quali vale veramente la pena di vivere” e “la forza per continuare il cammino con cui far nascere un mondo migliore”.

Il Pontefice, che in precedenza aveva ringraziato tutti i livelli, civili ed ecclesiali, che si sono adoperati per l’organizzazione e la buona riuscita della GMG, spende parole di affetto specialmente per chi, dice, ha sostenuto “grandi sacrifici” per raggiungere l’Australia. “Prego - è il suo augurio - che vengano largamente ricompensati”. E un’altra preghiera conclude il suo Messaggio: che “i cuori dei giovani che si riuniscono a Sydney per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù trovino veramente riposo nel Signore e - soggiunge - possano essere colmati di gioia e di fervore per diffondere la Buona Novella fra i loro amici, le loro famiglie e tutti coloro che incontrano”. Il mio cuore, conclude il Papa, “vi raggiunge tutti, compresi coloro che sono malati o in difficoltà di qualsiasi genere. A nome di tutti i giovani, vi ringrazio di nuovo per il vostro sostegno alla mia missione e vi chiedo di continuare a pregare soprattutto per loro”.

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sabato 12 luglio 2008

GMG 2008: ormai è count down

PapaBoys - Davanti alla Cattedrale di Sydney, c'è un mega ingresso che raffigura da un lato l'immagine del Papa e dall'altro quella dei giovani australiani. Sopra c'è la scritta World Youth Day -8 giorni. E' il countdown della città che aspetta la Giornata Mondiale della Gioventù che aprirà i battenti il 15 luglio, con una grande messa presieduta dall'arcivescovo George Pell di Sydney. La Cattedrale è St Mary, si trova nel cuore di Sydney, accanto all'Hide Park, una immensa spianata verde con giardini. Dalla chiesa passano decine e decine di turisti, pellegrini e giovani che cominciano l'avventura australiana in attesa dell'arrivo del Papa e dell'inizio ufficiale della Gmg. E proprio la cattedrale sarà la sede dove Benedetto XVI alloggerà nei giorni di permanenza a Sydney. Infatti, gli operai e i volontari sono in pieno lavoro per garantire la massima ospitalità al pontefice: pulizia, sistemazione di fiori e piante, ultimi ritocchi. Il Papa arriverà a Sydney il 17 luglio, dove rimarrà fino al 21.

Le spoglie di Pier Giorgio Frassati, beato torinese il cui corpo è stato trasportato a Sydney in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù che aprirà i battenti il 15 luglio, sono arrivate oggi nella Cattedrale della città, St. Mary's Cathedral. Giunto da Torino il 2 luglio, il corpo - chiuso in una semplice bara di legno con il suo motto 'Verso l'alto' - è rimasto per qualche giorno a St. Benedict Church. "Sono passati migliaia di fedeli - racconta Annabel, volontaria australiana - molti piangono, pregano, restano per ore a venerare questo beato italiano". Il parroco della chiesa di St. Benedict, lungo Broadway Sreet, padre John, è emozionato. "E' stata una grande benedizione per questa parrocchia, per Sydney e per l'Australia intera - dice - ed è molto impressionante vedere la forte venerazione di tanta gente. In questi giorni abbiamo parlato di questo beato italiano e solamente in pochi, qui a Sydney, conoscevano Frassati. Ora sta diventando 'famoso'".

Questa mattina il corpo del beato morto all'età di 24 anni di poliomelite, è stato trasferito nella Cattedrale di Sydney, dove verrà ospitato il Papa e dove sabato mattina il Pontefice benedirà il nuovo altare. "Crediamo che in quell'occasione potrà venerare anche la salma di Pier Giorgio Frassati - confessa il parroco della cattedrale, padre Michael de Stoop - mi meraviglerei se non lo facesse". La sera del 14 luglio, vigilia dell'apertura del mega-raduno che ospiterà a Sydney 300mila pellegrini, duemila universitari canadesi si riuniranno attorno a Pier Giorgio per una veglia animata da padre Thomas Rosica, responsabile della Gmg di Toronto del 2002 e tra i 'fan' del beato torinese. Le spoglie di Frassati torneranno in Italia il 27 luglio.

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venerdì 11 luglio 2008

Da cristiani nella società

L'ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro ha promosso un cammino culturale con una serie di incontri, dibattiti, discussioni dal tema "Da cristiani nella società", un cammino culturale su come essere cristiani oggi, su come tornare a parlare di impegno sociale e politico.

Il quarto incontro dal tema "I tratti generali della formazione morale nella catechesi, evangelizzazione e formazione, proposte di formazione sociale, culturale e politica" è stato presieduto da don Rocco D'Ambrosio, docente di filosofia politica presso la Facoltà Teologica Pugliese e la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il punto di partenza del dibattito è stata la lettura di un frammento della Gaudium et Spes del Concilio Vaticano II; in particolare don Rocco si è soffermato sul mancato interesse che la nostra Chiesa europea ha nei confronti dei problemi sociali del cristiano, interesse sentito maggiormente nei paesi in via di sviluppo.

La difficoltà del cristiano è proprio quella di portare un contributo nel mondo in cui vive, contributo concreto nel sociale, mentre è più semplice che si interessi, senta il dovere della partecipazione ai riti religiosi, ma non all'incarnazione di quei principi che ogni cristiano dovrebbe sentire. In particolare, l'atteggiamento della Chiesa nei confronti del mondo si pone in due modi: la fuga del mondo e l'attivismo sociale. Nel primo caso infatti l'interesse della Chiesa sembra più propenso ad un approccio solo spirituale, come se i suoi membri si dimenticano delle cose reali, del mondo esterno, producendo un modello di Chiesa a tratti incoerente. Per quanto riguarda l'altro versante la Chiesa diventa spesso una sorta di agenzia, atta a promuovere di tutto e di più, tralasciando la spiritualità; l'ideale sarebbe che la Chiesa riuscisse a stare al centro di questi due estremi proponendo il Vangelo a tutti in una prospettiva di evangelizzazione e promozione umana. Al fine di realizzare ciò il Magistero sociale della Chiesa ha sviluppato un metodo che deriva dalla pedagogia francese, metodo utilizzato dall'AC (Azione Cattolica) e dalla GIOC (Gioventù Operaia Cristiana), che prevede tre principi, tre verbi fondamentali: Vedere - Giudicare - Agire. Si parte da un'osservazione attenta della realtà complessa che ci circonda, con l'intento di superare il pregiudizio anticulturale con l'ausilio delle scienze umane (Vedere); si passa poi a un giudizio che non deve essere mai di condanna, ma di salvezza, una fede che diventi cultura (Giudicare); e si arriva ai segni concreti che un cristiano deve creare con uno stile profetico sia come gruppo, ma principalmente come singolo (Agire).
A conclusione dell'incontro sono stati affrontati ed elencati alcuni problemi attuali:
1. Chiesa di minoranza in un mondo pluralista e secolarizzato;
2. Lo stile ecclesiale e il rapporto con il mondo: - proporre non imporre - Dio è più presente nell'invocazione che nella dimostrazione (Italo Mancini);
3. Promozione umana, carità... marginalizzate?;
4. Chiesa e Stato: il problema della laicità;
5. La religiosità popolare e il suo impatto: - una fede senza rito e un rito senza fede (Franco Garelli);
6. I linguaggi della fede;
7. Le esperienze ecclesiali significative.

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giovedì 10 luglio 2008

Verso Sydney

di Luigi Sasso, il nostro inviato a Sidney

Ciao a tutti ragazzi!
Come alcuni di voi sapranno, dal 15 al 20 luglio si terrà a Sydney la Giornata Mondiale della Gioventù che avrà come tema «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni» (At 1,8). La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa parteciperà con sei pellegrini: Sua Eccellenza Mons. Padre Gianfranco Todisco, Luigi Sasso (che scrive), Incoronata Di Lorenzo, Marianna Paolillo, Don Sandro Cerone e Padre Calogero Fiore. L'esperienza che ci stiamo accingendo a vivere - inutile sottolinearlo - è veramente unica per una lunga serie di motivi, primo fra tutti, la grande distanza culturale, geografica e meteorologica (laggiù è inverno!!) che dovremo affrontare. Ma questa distanza non ci spaventa affatto (forse un pochino il viaggio in aereo così lungo...), anzi ci proietta in modo più autentico e convinto nella dimensione del "pellegrinaggio".
Sempre di più oggi, i media confondono il concetto di pellegrinaggio con quello di turismo, magari etichettandolo come "religioso". Bene, per provare a risolvere questa confusione di idee vi riporto la definizione di pellegrinaggio data da Wikipedia: "Un andare finalizzato, un tempo che l'individuo stralcia dalla continuità del tessuto ordinario della propria vita (luoghi, rapporti, produzione di reddito), per connettersi al sacro".
Vivere la GMG in questa prospettiva sarà, allora, il nostro obiettivo; comunicarvi le impressioni e le vicende salienti di questo grande evento sarà un impegno che cercheremo di mantenere quotidianamente, compatibilmente con i mezzi tecnici (cioè possibilità di conetterci ad internet) che avremo a nostra disposizione.

Fate una preghierina per noi... A presto!

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lunedì 7 luglio 2008

ESTATE RAGAZZI 2008…”la voce a chi l’ha organizzata…” seconda parte

Essendo stata/o una/o delle coordinatrici e/o responsabili, dai un giudizio e un voto finale alla manifestazione.
SARA: un voto all'estate ragazzi...un bell'8... anche per l'impegno.
GILDA: Sicuramente un giudizio positivo…voto 9!

Dai un voto a te stessa/o.
SARA: Ma 10 naturalmente!!! No no vabè…dai facciamo i realisti …9!
GILDA: Come voto direi un 8.5!

Hai lavorato bene con questo gruppo di animatori/animatrici?
SARA: Si si...bene…realizzare un’estate ragazzi di 10 giorni in poco più di una settimana non è cosa facilissima, ma se ci siamo riusciti (ricevendo anche un bel po’ di complimenti) vuol dire che la squadra è stata “compatta”…soprattutto tra noi responsabili.
GILDA: Si, ho lavorato bene con tutti, anche con gli aiuto-animatori.


Un nome secco. Qual è l’animatore o animatrice che ti ha sorpreso/a di più? E perché?
SARA: Mmmaa… proprio sorpreso sorpreso direi nessuno… però in generale gli “aiutanti” mi sono piaciuti, sono stati in gamba, forse per la novità visto che era la loro prima esperienza (a parte Alessandro Zampino…che rompi beep!!)
GILDA: Doriana, perché ha dimostrato interesse, impegno correttezza e puntualità.

Svelaci un segreto dell’Estate Ragazzi. Qualcosa che è successo e che non si può dire, tranne che per la nostra intervista, ovviamente.
SARA: Hai ragione..un segreto c’è….Siamo tutti dei robot assatanati, ipnotizziamo i bambini ed invece della fratellanza insegniamo ad usare armi e costruire bombe atomiche!!
No vabè…boh non saprei. Però se mi viene in mente qualcosa ti aggiorno. Lo prometto solennemente sulle bombe che fabbrichiamo!!! ;)
GILDA: E’ un segreto che riguarda me stessa. Durante l’Estate Ragazzi, ho avuto un momento di nervosismo e mi sono sfogata piangendo. La causa di questo è stato un innocentissimo gioco con l’acqua e la successiva sgridata di Erminia.

C’è un episodio divertente da raccontare?
SARA: Eeee….non basterebbe un blog intero per tutte le cose che sono successe! Però ti dico quella che mi è piaciuta di più: un pomeriggio stavamo cominciando il classico gioco del bicchiere bucato, dove i bimbi devono farsi passare sulla testa un bicchiere pieno d’acqua, fino a farlo arrivare alla bottiglia a fine fila, per poi riempire quest’ultima aspettando che l’acqua cada nella stessa, attraverso il piccolo buco. Appena cominciato il gioco, Elisena corre da Gilda e le dice: “ Gilda Gilda aspetta, ci devi cambiare il bicchiere perché il nostro è bucato!!!!” e qui parte la prima risata. Gilda rispiega velocemente il gioco ad Elisena e sembra che tutto ricominci normalmente…dopo un po’ arriva Carmen, ridendo, da Gilda e le dice: “ Madò Gì(Gilda) lo sai che voleva fare Elisena?!! Aspettare che l’acqua scendesse nella bottiglia attraverso il buco del bicchiere!! “…vi lascio immaginare la scena successiva…
GILDA: Ripensandoci non mi viene in mente un vero e proprio episodio divertente, ma tanti piacevoli avvenimenti che ci facevano ridere tantissimo. Animatori che si divertono più dei bambini e che cercano d’imbrogliare durante i giochi…

Ringraziamenti?
SARA: Si si per forza..quelli non possono mai mancare…xò per non essere banale comincio col ringraziare tutti quelli che hanno sempre qualcosa da criticarci e da commentare, quelli che nonostante tutti i nostri sacrifici ci considerano “mentalmente chiusi”, “privi d’iniziative” e “incapaci di innovarci”; quelli che non considerano mai la nostra passione per l’iniziativa ma soltanto i difetti e le imperfezioni; che rimpiangono i vecchi animatori, forse perché più bravi e interessanti di noi….li ringrazio perché è grazie a loro che, almeno personalmente ma credo sia una cosa collettiva, si trova la grinta giusta per poter continuare, quasi come per dare a questi uno schiaffo morale. Anche se alla fine la morale conta poco e niente perchè lo si fa solo per i bambini. Scusa la modestia, ma sappiamo essere molto più maturi di chi invece ne dovrebbe avere da vendere e dovrebbe, da pastore, guidare noi ragazzi verso un miglioramento, aiutando concretamente e non soltanto parlando e criticando il lavoro e gli scopi preposti. Spero di essere stata abbastanza chiara…
E poi, meno male, c’è qualcuno che merita appieno i ringraziamenti, tra questi in primis v’è la signora Ilaria, che a modo suo ci ha sempre supportato anche essendo una persona estranea all’organizzazione (Grazie ancora per il regalo! Ci voleva proprio quella torta!!).

GILDA: Sì. Ringrazio tutti i genitori, in particolare la signora Ilaria; ma soprattutto i bambini che con i loro capricci e tanta voglia di giocare ci permettono, ogni anno, di vivere questa magica esperienza.

Delusioni o rimpianti per qualcosa che non è stato fatto o che poteva esser fatto meglio?
SARA: Penso di aver già detto tutto quello che pensavo nella risposta alla domanda precedente per quanto riguarda delusioni e aspettative non realizzate. Però vorrei dare un consiglio, anche se potrà sembrare fuori luogo: penso che ci sia troppa omertà, molte volte poca lealtà nei confronti di noi ragazzi che comunque diamo tanto e un “pararsi a vicenda”(scusate l’espressione poco consona) sempre a scopo di guadagni e vantaggi personali…forse mi sbaglierò, spero di si, però per il momento la mia idea generale è questa.
GILDA: Avremmo potuto, come facciamo ogni anno, fotocopiare un programma delle giornate per tutti gli animatori, ma quest'anno a causa del tempo e dell’impossibilità di farlo in Cattedrale, non l’abbiamo fatto.

Dopo quest’esperienza ti senti motivata/o? Hai delle aspirazioni per il futuro?
SARA: A beh come minimo diventare presidente dell’Azione Cattolica!!! A parte questo…vorrei tanto avere il potere di cambiare un bel po’ di cose che assolutamente (secondo me) non vanno come dovrebbero…potrò solo aspettare di diventare maggiorenne e sperare di riuscire ad entrare nel consiglio parrocchiale...anche solo per essere una voce tra le tante voci, ma almeno proverò a farmi sentire da chi purtroppo finge d’essere sordo e non solo…che fa un po’ come le omonime scimmiette: non vede non sente e non parla!!!
GILDA: Quest’anno abbiamo preparato l’Estate Ragazzi in 10 giorni e tutto ciò è stato molto stressante, ma n’è valsa la pena, in quanto il risultato è stato molto soddisfacente quindi, nei prossimi anni, lo rifarò sicuramente.

In questa breve intervista, perché vi assicuro che le cose da raccontare erano ancora tantissime, alcuni giovanissimi d’AC hanno riassunto i 10 giorni dell’estate ragazzi, raccontando la loro esperienza e quella di 70 bambini, tra giochi e responsabilità, tra amici e difficoltà e … soprattutto TANTA ALLEGRIA! Eh si, perché quella “LORO” non la fanno mancare…MAI!!!
A questo punto un voto personale all’Estate Ragazzi vorrei darlo anche io, visto che nelle rare occasioni in cui mi sono trovato, mi sono divertito tantissimo a guardare dei ragazzini entusiasti di giocare e crescere divertendosi e soprattutto notare l’impegno, la serietà e il CUORE che TUTTI i responsabili, animatori e aiuto-animatori, mettevano nel realizzare le cose per avere un’ottima riuscita…

COMPLIMENTI A TUTTI PER QUELLO CHE FATE E CHE REALIZZERETE IN FUTURO… VOTO 10!

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ESTATE RAGAZZI 2008…”la voce a chi l’ha organizzata…” prima parte

Anche quest’anno purtroppo siamo giunti alla fine dell’Estate Ragazzi. 10 giorni in compagnia di 70 ragazzini che tra balli, bans e tanti giochi si son divertiti e hanno fatto divertire responsabili e animatori. Vediamo quali sono le impressioni di alcuni responsabili sull’andamento dell’Estate Ragazzi 2008…

Essendo stata/o una/o delle coordinatrici e/o responsabili, dai un giudizio e un voto finale alla manifestazione.
GIUSEPPE: Estate Ragazzi quasi perfetta, darei un bel 9!
MARIANNA: Giudizio sicuramente molto positivo…voto 9!
NOEMI: Penso sia andata abbastanza bene per essere stato il nostro primo anno da coordinatrici. Poi, anche se molti hanno avuto da ridire sul loro comportamento, perfino gli aiutanti si sono comportati molto bene per l’età che hanno. Insomma sono rimasta soddisfatta di tutto perché in fin dei conti i bambini si sono divertiti e non abbiamo avuto quasi nessun reclamo da loro e dai genitori, se non per qualcuno che si è lamentato del prezzo, ma questo non è dipeso da noi. Voto 9!

Dai un voto a te stessa/o.
GIUSEPPE: Non voglio dare voti, me li daranno i ragazzi in futuro!
MARIANNA: 8 (dai sono stata brava)!
NOEMI: Non vorrei esagerare, ma credo di essermi impegnata davvero tantissimo perciò credo che mi darò un 8… poi comunque non sta a me giudicare!

Hai lavorato bene con questo gruppo di animatori/animatrici?
GIUSEPPE: Certamente!!! Sono i migliori…“TUTTI”
MARIANNA: Sì
NOEMI: Abbastanza bene, anche se il vero gruppo è uscito fuori solo durante i 10 giorni d’estate ragazzi e non durante la preparazione dello stesso.


Un nome secco. Qual è l’animatore o animatrice che ti ha sorpreso/a di più? E perché?
GIUSEPPE: Francesca ...... Perchè sa trattare i ragazzi in modo sorprendente!!!
MARIANNA: Oriana per la pazienza.
NOEMI: Questa persona non mi ha sorpresa, ma non sapevo che avesse quest’esperienza così a cuore: Antonio Pagliuca. E’ stato sempre con noi, ci ha aiutato in tutto e per tutto sia nella preparazione, che durante i “fatidici”10 giorni e come ho già detto, i collaboratori sono stati molto utili e presenti(sempre con qualche eccezione).

Svelaci un segreto dell’Estate Ragazzi. Qualcosa che è successo e che non si può dire, tranne che per la nostra intervista, ovviamente.
GIUSEPPE: Piccoli pianti…!!! Che però hanno soltanto giovato.
MARIANNA: Ehm... non mi viene in mente niente.

NOEMI: Il giusto/ingiusto litigio sulla famosa foto da bagnati. Perché ogni anno devono succedere questo tipo di discussioni???

C’è un episodio divertente da raccontare?
GIUSEPPE: Sarebbe un racconto infinito!!!
MARIANNA: Dovevamo fare un gioco, dove bisognava inserire dell’acqua in una bottiglia, facendola però passare dal buco presente sul fondo di un bicchiere. Elisena ha detto a Gilda: "Gilda, il mio bicchiere è bucato! Cambiamolo"
Più tardi,invece,Carmen ha detto a Gilda: "Gilda! Elisena voleva mettere l’acqua nella bottiglia facendola passare dal buco!"...quante risate quel giorno…Questo dimostra che tutti gli animatori erano preparati e conoscevano alla perfezione i giochi e le attività. Ahahah !

NOEMI: Ti posso parlare della mia squadra, quella di Augusto, un cavallo pigro e scansafatiche. Dal primo giorno Doriana ha dovuto impersonificare il cavallo con maschera, coda e quant’altro. Immaginate poi i continui commenti dei bambini della squadra oppure i vari sondaggi intitolati: ”Ma Doriana ha la faccia da cavallo?” ecc…

Ringraziamenti?
GIUSEPPE: A tutti i ragazzi! Ci regalano sempre qualcosa di bello!
MARIANNA: Gilda, per aver presentato ogni giorno… I ragazzi (i giovani di AC),per averci aiutato alle serate…I mini-aiutanti, anche se non tutti, per essere stati molto utili…
Don Donato, per essere venuto all’estate ragazzi ogni mattina e per aver fatto capire ai bambini che l’estate ragazzi è comunque un’iniziativa organizzata dalla Chiesa e serve per fare conoscere ai bambini Gesù -.- !

NOEMI: Tutti gli animatori e i collaboratori. Ah, dimenticavo, grazie anche alla signora Ilaria e alle mamme che hanno partecipato per il buffet alla festa della serata finale.


Delusioni o rimpianti per qualcosa che non è stato fatto o che poteva esser fatto meglio?
GIUSEPPE: Beh magari se ci fosse stato un po’ più di tempo per la presentazione finale delle foto…poveri Elisabetta e Pierluigi, hanno fatto tutto da soli. Bravi e complimenti! E poi le squadre, quella che mi avete dato quest’anno... No scherzo, niente niente. Si sa che la perfezione non esiste, ma noi ci siamo andati vicini.
MARIANNA: Bhè…l’anno prossimo cercheremo di spendere meno soldi per le magliette o per l’occorrente necessario per la pulizia dell’Asilo Don Minozzi.
NOEMI: L’ultimo giorno ci voleva proprio la Caccia al Tesoro, ma purtroppo abbiamo preferito restare su qualcosa di meno rischioso, dopo aver notato che quest’anno i bambini erano proprio vivacissimi.

Dopo quest’esperienza ti senti motivata/o? Hai delle aspirazioni per il futuro?
GIUSEPPE: Sicuramente motivato, non per altro volevo e voglio il BIS! In futuro, vorrei cercare di coinvolgere diversa gente per quanto riguarda il “fare” l’animatore: fidatevi è troppo bello fare quest’esperienza! E vorrei anche eguagliare e superare il numero d’iscrizioni all’estate ragazzi, dobbiamo ritornare e superare le 100 iscrizioni!
MARIANNA: Sicuramente non avrò mai 70 figli hihihi! No dai, seriamente, mi è piaciuto tanto stare con i bambini,ecco perché spero di poter diventare anch’io responsabile di un gruppo A.C.R.
NOEMI: E’ normale, queste esperienze servono sempre, oltre che a far stare bene i bambini, anche a far crescere le persone stesse che le organizzano. Soprattutto quest’anno che la responsabilità era per la maggior parte nelle nostre mani. Fra poco c’è il camposcuola A.C.R. e spero vada bene come l’estate ragazzi.

Continua…

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