lunedì 28 luglio 2008

Racconti dopo Sydney 2008

di Luigi Sasso
Ciao a tutti ragazzi,
innanzitutto volevo scusarmi con voi per non essere riuscito a pubblicare regolarmente le pagine del diario da Sydney così come avevo inizialmente preannunciato. Naturalmente, vorrei precisare che non si è trattato di una dimenticanza o di mancanza di tempo, ma, al contrario, di mancanza di mezzi tecnici. Nel posto in cui eravamo alloggiati, una scuola cattolica del centro di Sydney, i computer erano tutti dotati di sistemi di sicurezza talmente potenti che non mi hanno consentito nemmeno di utilizzare la posta elettronica. Ma tutto questo davvero non importa: l'importante è rispettare la promessa e continuare a raccontarvi le vicende della Gmg australiana.
Il 15 luglio hanno avuto inizio le celebrazioni della Giornata con la messa di apertura del Cardinale e Vescovo di Sydney George Pell, in cui vi è stato un importante intervento del primo ministro australiano, Kevin Rudd, che ha parlato alla grande folla dicendo che "troppo spesso, quando i giovani viaggiano insieme numerosi, è per fare una guerra. Ma voi siete venuti qui come pellegrini di pace" ed ha invitato i giovani a porre la loro attenzione sul rischio di deriva relativista e antiumana della civiltà occidentale. Il 16 la giornata ha avuto due momenti fondamentali: il primo è stato quello della catechesi con il nostro Vescovo, Padre Gianfranco Todisco, incentrata sul tema dello Spirito Santo e della riconoscibilità dello Spirito nella nostra vita. Nel pomeriggio, poi, c'è stato il primo incontro con il Papa, con i pellegrini assiepati in sua attesa lungo tutta la baia di Sydney, creando uno spettacolo davvero suggestivo. Le prime parole del Santo Padre sono state di grande calore nei confronti di coloro che lungamente l'avevano atteso e che avevano dovuto sostenere un viaggio sicuramente lungo e dispendioso. Ma la parte più importante delle sue considerazioni doveva ancora venire: l'aveva riservata per la veglia di Randwick. Questa, però, ve la racconto in un altro momento... Per ora vi saluto e vi abbraccio con affetto.

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