di Luigi Sasso
Dopo questa catechesi, che ci ha lasciati veramente colpiti e commossi, è arrivato il giorno della veglia con il Papa all'ippodromo di Randwick, 19 luglio. A differenza di Colonia, raggiungere il luogo della veglia è stato abbastanza agevole: ai volontari, che erano tantissimi e tutti informati sul percorso che avremmo dovuto seguire, deve necessariamente
Il discorso del Santo Padre durante la veglia non è facilmente sintetizzabile: il mio invito è a leggerlo con attenzione, magari più volte, e coglierne la grande profondità della riflessione e, allo stesso tempo, la capacità di smussare gli spigoli dei concetti teologici più difficili (questo è il link: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2008/july/documents/hf_ben-xvi_spe_20080719_vigil_it.html).
A veglia conclusa... ...in molti si sono recati in alcune tende, sparse su tutta l'area dell'ippodromo, in cui era possibile sostare per l'adorazione eucaristica. Ma, al termine di questi intensi e fecondi momenti, è iniziata la vera battaglia: quella con il freddo! Durante la notte la temperatura è scesa fino a 0°; per fortuna, eravamo sufficientemente attrezzati per sopportare il clima rigido e così non abbiamo patito troppo, o meglio, nessuno di noi è stato ricoverato per assideramento!
La mattina successiva, alle 10.30, è iniziata la messa con Papa Benedetto XVI. La celebrazione, nonostante la stanchezza per le poche ore di sonno, è stata molto partecipata. I momenti più belli probabilmente sono stati quelli in cui gli aborigeni australiani hanno partcipato alla celebrazione, segno che, con il passare del tempo, le
Come per l'arrivo, così anche la partenza dall'ippodromo è stata ben gestita e quasi indolore per noi visto che in poco più di due ore abbiamo attraversato la città, siamo giunti a casa e abbiamo anche avuto il tempo per lavarci e per uscire a mangiare qualcosa.
In conclusione di tutto, cari amici, posso dire che, nonostante le fatiche e i costi (per questi ultimi non saremo mai abbastanza grati al nostro Vescovo e, soprattutto, a Don Sandro) l'esperienza di Sydney è stata indescrivibilmente bella: anzi, con ogni probabilità è stato il sacrificio in più che abbiamo dovuto affrontare a renderla ancora più intensa e significativa.
Non mi piace sprecare gli aggettivi o descrivere episodi con delle esagerazioni e non lo farò in questa circostanza, ma posso dire questo: il Papa ha ricordato come le GMG siano diventati degli appuntamenti fondamentali per la Chiesa del nuovo millennio. Allora è compito di tutti noi che viviamo nella Chiesa di Cristo provare a vivere quotidianamente la gioia e lo spirito fraternità di queste giornate come elementi qualificanti della nostra fede e della nostra spiritualità.
Vi saluto con un abbraccio e con una preghiera.
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