sabato 3 maggio 2008

Domani l'incontro dell'Azione Cattolica con il Papa

L’elezione del nuovo consiglio, l’approvazione del documento assembleare, le conclusioni del presidente Luigi Alici. Si è articolata così la mattinata di oggi della XIII Assemblea Nazionale chiamata anche a rinnovare le cariche associative nazionali, cioè presidente e vicepresidente. Domani l’incontro con Papa Benedetto XVI in Piazza San Pietro, sono attese oltre 100 mila persone, tutti soci dell’Azione Cattolica. Prima del Papa, la Messa presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. Nel suo intervento, Luigi Alici ha messo in evidenza il ruolo dell’Azione Cattolica in una società in cui – ha detto – i legami tendono ad essere facoltativi, le istituzioni rischiano di diventare sempre più neutre e l’individualismo può generare pericolose forme di stanchezza democratica. Per Luigi Alici la politica deve imparare ad ascoltare, i media devono saper raccontare la società ed il mondo, le istituzioni, infine, devono servire il Paese reale, non quello di plastica che, ha sottolineato, sembra essere sempre di più un Paese frenato, vittima del dibattito tra politica ed anti-politica, quando l’alternativa vera, più vicina alla gente, da dire ad alta voce, è tra buona e cattiva politica. Così, guardando ai cambiamenti avvenuti nel panorama politico italiano, il presidente Alici ribadisce che non si tratta di muoversi tra statalismo o federalismo ma di realizzare riforme costituzionali condivise, dare vita ad un federalismo che metta al primo punto la solidarietà e si fondi sulla persona, sulla sussidiarietà. Quindi “no” ad un federalismo che riproduca uno statalismo in miniatura, fatto di “capi e capetti” a servizio di lobby e corporazioni. In questa prospettiva, compito dell’Azione Cattolica è ancora più quello di essere voce e coscienza critica nella comunità dei credenti e nel Paese. Così elenca cinque piste di presenza: un’Azione Cattolica che deve avere il coraggio di osare, di testimoniare una profezia culturale, di sperimentare nuove forme di annuncio, di essere polmone spirituale nella Chiesa, e spendersi sempre più per il bene comune, per la vita. Ascolta il servizio di Fabio Zavattaro

Nessun commento: